itinerari turistici

Arzello, piccola frazione del comune di Melazzo può essere meta di scampagnate anche di sola mezza giornata e di soggiorni prolungati per chi ami la tranquillità della campagna e la frequentazione di paesaggi incantevoli e rilassanti ingentiliti da preziosi monumenti artistici dei secoli passati che oggi sono oggetto di visite guidate e di escursioni tonificanti adatte a qualunque età. Anche solo camminando per pochi minuti si possono percorrere stradine di campagna e raggiungere la collina dove è possibile ammirare uno splendido panorama che spazia fino ad Acqui. Per chi ha voglia invece di muoversi diverse sono le possibilità.

• Arzello - S. Secondo: partendo dalla piazza si procede sull’unica strada carrozzabile, opposta a quella di arrivo in paese, finchè la stessa non diventa sterrata. Dopo poche centinaia di metri si giunge a San Secondo dove si trova l’omonima chiesetta romanica dell ’XI secolo. Ancora qualche centinaio di metri e si arriva sulla spiaggia del torrente Erro, meta estiva di scampagnate e bagnanti.
• Arzello - Quartino, Villa Scati: Ritornando dal paese al bivio della statale Acqui /Sassello,si raggiunge velocemente, in direzione Acqui, la località Quartino, dove sorgeva la grandiosa villa settecentesca del Quartino, proprietà dei Marchesi Scati, cui appartenne Costanza Scati dei Conti Grimaldi del Poggetto,dama di Corte ed amica della regina Maria. Oggi l ’antica dimora, ristrutturata e trasformata, offre al visitatore un magnifico parco di ombrosi viali di secolari olmi e querce ed altre piante di rara bellezza,quali i cedri del Libano. Di recentissima costruzione, a stretto contatto con la villa, un grande centro sportivo/ricreativo con piscina e campi all'aperto per varie discipline sportive.
• Arzello - Castello della Tinassa: Sulla sponda sinistra del torrente Erro, uscendo da Arzello e svoltando, a sinistra, per Castelletto d'Erro, poco prima della salita, si imbocca, il sentiero che conduce a Moncrescente, poggio da cui si ammira uno splendido panorama ed un antico castello dell ’XI secolo con quattro torri che, per somiglianza con l ’immagine di un grande tino capovolto,venne chiamato Tinozza, in dialetto Tinassa. L’edificio rivestiva carattere difensivo: vi potevano riparare soldatesche sopraffatte da forze superiori in aperta campagna.Il tracciato consta solo del muro perimetrale in cui sono aperti due ordini di feritoie raggiungibili mediante impalcature oggi riconoscibili dai fori praticati nella muraglia per appoggiarvi le travi.
• Arzello - Castelletto d'Erro: Per chi ama camminare, o ammirare splendidi paesaggi collinari e, all’orizzonte, già montuosi, scendendo da Moncrescente ha l’opportunità di una visita al paesino di case tutte in pietra di Castelletto d’Erro, distante 3 Km e innestato sul cocuzzolo più alto della bassa valle del torrente.
  Aperto al sole ed al vento,questo fu in passato un prezioso punto di avvistamento sulle due valli della Bormida e dell ’Erro: la tenace torre in pietra arenaria,decorata alla sommità di archetti pensili e risalente al XIII secolo, ne è oggi teste fedele. Se si prosegue lungo la strada che percorre la sommità delle colline si potrà godere di una splendida vista sulla valle dell'Erro e ridiscendere a Cartosio.
• Arzello - Valle dell'Erro: Ritornando da Arzello al bivio della statale Acqui/Sassello e svoltando a destra si può visitare la Valle dell'Erro. I primi chilometri si snodano tra campi coltivati e piccole frazioni fino a raggiungere Cartosio, dopo il quale la valle comincia a stringersi e i campi a lasciare spazio ai boschi. Ancora qualche chilometro e si giunge al bivio per Ponzone, sulla sinistra, e per Malvicino, sulla destra, mete altrettanto interessanti. Di qui in poi la strada si fa più sinuosa e incassata tra le ripide colline di rocce nude inframezzate a vaste aree boschive di castagni e querce, meta stagionale dei cercatori di funghi. La bellezza incontaminata del torrente prende il sopravvento e non è raro vedere rapaci, scoiattoli e caprioli. Per chi vuol proseguire può raggiungere Sassello, piccolo paesino a vocazione turistica dell'entroterra savonese, dove potrà gustare funghi e amaretti